Chiara mi assomiglia molto,cioè assomiglia tanto a me quando avevo la sua età.
Altissima,ma per i miei tempi lo ero anch'io nonostante i dieci centimetri di meno.
Capelli bruni e lunghi portati con la riga in mezzo come Romina(Power)io, come negli anni settanta ,dice lei.
Labbra cicciotelle(unica parte del corpo che si possa definire tale) e nasino in sù. Gli occhi no,quelli li abbiamo profondamente diversi. I suoi sono scuri e furbetti,che ti guardano e ti scavano dentro,di fronte ai quali nn si possono dire bugie,ma che allo stesso tempo le sanno nascondere magnificamente.
Da piccolina era un terremoto,sfacciata e mistificatrice .Affascinante come suo padre ,ti incantava con le sue fossette e i suoi riccioli biondi.
Ringhiava invece di piangere come gli altri bambini e ,anche se abbastanza ubbidiente in presenza del papà,non accettava mai le imposizioni senza spiegazione, ovviamente mai abbastanza esplicatrice per lei.
Vampiro di energia per chi se ne occupava ,la faceva sua e il risultato era una scugnizza con le ginocchia nere e dall'aspetto di una selvaggia e adulti sfiniti intorno a lei.
Ancora oggi a 23 anni suonati ci prova ancora a sfinirti ,fidanzato compreso,ma ho imparato le strategie giuste per tenerle testa e il risultato è un fantastico rapporto fra di noi.
A volte quando penso a me alla sua età il mio aspetto si fonde con il suo ,tanto ci assomigliamo,forse perchè sono passati talmente tanti anni che proprio non ricordo certi miei particolari mentre mi è più facile mettere lei come un'attrice nel mio ruolo nel film dei miei pensieri.
Un jeans a vita un po' più alta,un paio di camperos,una piccola borsa di corda intrecciata(il sacchetto da caccia del nonno) portata a tracolla di traverso ed ecco comparire un portone in via San Vitale a Bologna e due porte affacciate sullo stesso pianerottolo.
Madì,la mia dirimpettaia friulana con gli zigomi alti e la faccia da Russa e mia amica per la pelle,
è davanti a me tutta "tirata" che mi urla col suo accento friulano "Muoversi muoversi! Giorgio non aspetta noi!"
Dobbiamo andare al teatro Comunale a vedere un concerto di Giorgio Gaber "anche per oggi non si vola" e dobbiamo sbrigarci perchè un custode che conosco grazie alla mia scuola di danza ci farà entrare da qualche porta sul retro.
E sempre sul retro stiamo aspettando Giorgio,insieme ad un gruppetto di ragazzi,per salutarlo e fargli i complimenti dopo lo spettacolo bellissimo.
Fumiamo come le matte mentre qualcuno dice"lo sai che non ti da la mano?" e ne faccio tesoro.
Affascinante ,stanco e spettinato me lo trovo davanti e gli dico "ciao" con uno dei miei sorrisi a trentasei denti e con le mani ben ferme sulla mia piccola borsa.
In men che nn si dica ci ritroviamo insieme agli altri in una trattoria,sedute ad un lungo tavolo a ridere e scherzare con lui e i musicisti della sua band.
Mi ha voluto seduta di fianco a lui e parliamo fitto fitto.
Mi trascina dentro ad una affascinante discussione su quale sia il mio ideale di donna,su come avrei voluto essere in futuro...
Gli spiego che per il momento di ideali ne ho tanti e piccoli e che un giorno forse,se fossi riuscita a realizzarli tutti,mettendoli insieme,avrebbero fatto di me la donna che volevo diventare.
Un ideale di medico,più un ideale di figlia,più un ideale di ballerina,più un ideale di amica,più.....
Mi dice che anche sua moglie si è iscritta a medicina e lo dice con un certo orgoglio.
strofiniamo i fiammiferi sulle nostre scatole(c erano meno accendini un tempo),dicendo CICAPITA CICAPITA e lui ci canta sopra canzoni al ritmo di bossa nova.
Una serata bellissima.
Quando mi alzo per andare a prendere la giacca che è dietro ad una parete mi segue e mi dà un bacio dolce dolce che mi piega le ginocchia" ciao splendore!".
Mentre esco con Madì sottobraccio sento Giorgio che dice ad alta voce "Ragazzi anche per oggi non si vola!"
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