martedì 3 dicembre 2019

Oggi è venerdì e mi do da fare per far trovare ad Aldo, che torna dall'università per trascorrere il fine settimana a casa , un ambiente accogliente,quindi mi aspetta una  mattina di grandi pulizie e raccolta peli di cane,cacca-tour in giardino e spesa alla Coop.
Quell'apatia che ho durante la settimana durante le pause del lavoro,improvvisamente sparisce e mi ritrovo allegra e attiva.
Ho voglia di vederlo e stare insieme a lui anche se, essendo uomo,si sa,non è molto portato per la conversazione.
Quando è nato all'ospedale di Teramo(per far contento mio marito abruzzese sono andata a sgravare nella sua terra),lo zio Ernesto ,all'uscita della sala parto,gli ha praticato una sorta di battesimo laico con la cravatta nero-azzurra e già lì avrei dovuto immaginare il futuro che mi aspettava.
Tifoso sfegatato dell'Inter,fa girare la sua vita intorno a partite di campionato,di coppa e via dicendo.
Bambino dolcissimo,sensibile e testardissimo ,guai a consolarlo nei suoi pianti perchè avrebbe peggiorato la situazione.
Così anche oggi ,quando ha qualche paturnia ,l'unica soluzione è lasciarlo un po' da solo.
Anche quando era ammalato,al contrario dei suoi piccoli coetanei,non voleva nessuno intorno e si smaltiva le sue malattie infettive dormendo nella sua cameretta.
Al contrario però non voleva mai giocare o guardare la tv da solo e faceva vedere a me o alla nonna abruzzese quando veniva a trovarci, sapeva benissimo che eravamo le sole persone disponibili a farlo,decine di volte lo stesso film. Pena lo sfinimento se tentavamo di sottrarci.
Ancora oggi solo a sentire il titolo"over the top" mi viene la nausea...
Avendo avuto il privilegio di essere il primogenito ,ha avuto anche quello di trascorrere i primi quattro anni della sua vita da figlio unico,facendo tante cose insieme ,da soli io e lui.
Facevamo lunghe passeggiate con la sua manina nella mia, o lo portavo a visitare visitare i parchi con gli animali che ancora adesso adora, o al cinema a vedere film per bambini...
Leggevamo anche coloratissimi libri di fiabe che lui sapeva a memoria e guai a saltare anche solo una parola!
prima di Natale facevamo lunghe camminate in campagna a  cercare il muschio per il presepe,o andavamo in cerca delle fattorie dove comperare il latte appena munto.
Era il mio piccolo ometto e ancora oggi lo è.
Ometto anche nel gusto dell'abbigliamento.
All'asilo guai a mettergli una maglietta sotto il grembiulino,lui voleva solo la camicia perchè diceva che con la maglia non riusciva a muoversi in quanto "non scivolava".
Da adolescente non l'ho mai visto con jeans qualsiasi o scarpe da ginnastica sformate,era ed è tuttora sempre  in ordine.
Poche le ginocchia sbucciate e mai le manine sporche in bocca.
Dopo la prima lezione di equitazione (anche l'ultima)a sette anni ,al ritorno a casa mi ha solo detto : "sono tutto sporco!"
Alto moro e bellissimo ,fa girare la testa a parecchie ragazze ,ma lui è fidanzato e innamoratissimo da quando aveva quindici anni di Giorgia, sua compagna di scuola.
Così quando torna a casa molte volte viene anche Giorgia che è diventata un'altra figlia.
Lui ha i miei stessi occhi,e forse ,anche se al primo impatto sembra un clone di suo padre,oltre allo sguardo verde muschio,da me ha preso tutti i geni del carattere .
A parte l'Inter di cui non mi interessa più di tanto.







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