lunedì 23 marzo 2020


Mi sto rendendo conto che questo virus ,al contrario di ciò che si sostiene universalmete,non attacca il sistema respiratorio,ma va direttamente al muscolo cardiaco e alle ghiandole lacrimali.
E’ un’epidemia esponenziale,si trasmette da videochiamata a videochiamata, persino dalla radio attraverso la musica e dagli schermi di qualsiasi tipo.
Ci sta trasformando tutti e sta rimettendo in ordine le nostre priorità.
E’un extraterrestre che ci sta facendo presente che su questo pianeta non ci sono differenze,non ci sono razze ariane e previlegiate,ma il dna umano e’ uno e uguale per tutti noi ,uomini e donne, che di fronte al nemico siamo ugualmente vulnerabili e disarmati.
Ci sta provocando anche uno strano effetto collaterale che, se da un lato ci ha costretto a rinchiuderci nell’isolamento delle nostre case,dall’altro ci provoca una vicinanza inarrestabile con le persone realmente importanti della nostra vita.
Ci provoca anche una irrefrenabile voglia di cantare dai balconi e per giunta canzoni che non hanno mai fatto parte del nostro repertorio di gusti musicali ,e la cosa strana è che ci fanno anche commuovere.
Ci sussurra subliminalmente di frenare,andare più piano,di prenderci più cura di noi e soprattutto di assaporare ogni cosa che ci circonda. Dalla luce del sole all’aria che ci sta mancando ,dalla normalità di ogni giorno  alla buona salute che la consente.
Personalmente l’effetto più strano che mi ha provocato è senza dubbio quello di un pittoresco e insolito senso di fiducia nelle nostre istituzioni.
Non pensavo mai potesse succedermi una cosa del genere…
Mi sento orgogliosamente italiana e vicina a tutti i miei connazionali.
Razionalmente mi freno e mi dico che dovrò aspettarmi grosse delusioni dopo che sarà passato tutto,ma emotivamente ora ho bisogno di crederci come si crede ad un genitore da piccini.
Questo virus marziano si è insinuato anche nelle nostre telecomunicazioni, rivoluzionandole completamente. Non sto parlando di programmi che vanno avanti con connessioni skype,causa forza maggiore,ma parlo proprio delle modalità di relazionarsi col pubblico dagli schermi.
Ha spazzato via le immagini troppo patinate per regalarci conduttori scamiciati senza cerone e con la barba di un giorno o due.
Conduttrici in jeans anche in prima serata , commosse e vulnerabili,anche le meno sospettabili.
Credo che da qui non si tornerà indietro del tutto,anzi lo spero di cuore.
Sono molto curiosa di vedere però se,una volta finita l’emergenza ,mi passerà questo senso di insofferenza verso tutto ciò che è funzionale alla vita “normale” e al lavoro.
Ora mi rifiuto di  aprire le mail di lavoro e rimango sospesa in questa bolla che,se da un lato mi isola dai miei cari e dal resto del mondo provocandomi tanto dolore,dall’altro mi culla in questa totale e assolutamente illusoria  assenza di problemi.
I problemi arriveranno e la convalescenza da questa lunga malattia che ancora nemmeno sappiamo quando finirà,ci procurerà fatica nel ricominciare ,altro dolore e forse qualche delusione .
 Ci chiederà anche tanti sacrifici ma, nei momenti più difficili ,cerchiamo di non dimenticare quei sintomi emozionanti e toccanti,i batticuore e le lacrime d’amore e commozione che abbiamo versato,la vicinanza con i nostri simili anche dall’altra parte del mondo,l’empatia e la profondità che abbiamo provato, e usiamoli per mantenerci così vivi e luminosi.

Spero con tutto il mio cuore che nessuno di noi dimentichi






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