Mi sto
rendendo conto che questo virus ,al contrario di ciò che si sostiene
universalmete,non attacca il sistema respiratorio,ma va direttamente al muscolo
cardiaco e alle ghiandole lacrimali.
E’
un’epidemia esponenziale,si trasmette da videochiamata a videochiamata, persino
dalla radio attraverso la musica e dagli schermi di qualsiasi tipo.
Ci sta
trasformando tutti e sta rimettendo in ordine le nostre priorità.
E’un
extraterrestre che ci sta facendo presente che su questo pianeta non ci sono
differenze,non ci sono razze ariane e previlegiate,ma il dna umano e’ uno e
uguale per tutti noi ,uomini e donne, che di fronte al nemico siamo ugualmente
vulnerabili e disarmati.
Ci sta
provocando anche uno strano effetto collaterale che, se da un lato ci ha
costretto a rinchiuderci nell’isolamento delle nostre case,dall’altro ci
provoca una vicinanza inarrestabile con le persone realmente importanti della
nostra vita.
Ci provoca
anche una irrefrenabile voglia di cantare dai balconi e per giunta canzoni che
non hanno mai fatto parte del nostro repertorio di gusti musicali ,e la cosa
strana è che ci fanno anche commuovere.
Ci sussurra
subliminalmente di frenare,andare più piano,di prenderci più cura di noi e
soprattutto di assaporare ogni cosa che ci circonda. Dalla luce del sole all’aria
che ci sta mancando ,dalla normalità di ogni giorno alla buona salute che la consente.
Personalmente
l’effetto più strano che mi ha provocato è senza dubbio quello di un pittoresco
e insolito senso di fiducia nelle nostre istituzioni.
Non pensavo
mai potesse succedermi una cosa del genere…
Mi sento
orgogliosamente italiana e vicina a tutti i miei connazionali.
Razionalmente
mi freno e mi dico che dovrò aspettarmi grosse delusioni dopo che sarà passato
tutto,ma emotivamente ora ho bisogno di crederci come si crede ad un genitore
da piccini.
Questo virus
marziano si è insinuato anche nelle nostre telecomunicazioni, rivoluzionandole
completamente. Non sto parlando di programmi che vanno avanti con connessioni
skype,causa forza maggiore,ma parlo proprio delle modalità di relazionarsi col
pubblico dagli schermi.
Ha spazzato
via le immagini troppo patinate per regalarci conduttori scamiciati senza
cerone e con la barba di un giorno o due.
Conduttrici
in jeans anche in prima serata , commosse e vulnerabili,anche le meno
sospettabili.
Credo che da
qui non si tornerà indietro del tutto,anzi lo spero di cuore.
Sono molto
curiosa di vedere però se,una volta finita l’emergenza ,mi passerà questo senso
di insofferenza verso tutto ciò che è funzionale alla vita “normale” e al
lavoro.
Ora mi
rifiuto di aprire le mail di lavoro e
rimango sospesa in questa bolla che,se da un lato mi isola dai miei cari e dal
resto del mondo provocandomi tanto dolore,dall’altro mi culla in questa totale
e assolutamente illusoria assenza di
problemi.
I problemi
arriveranno e la convalescenza da questa lunga malattia che ancora nemmeno
sappiamo quando finirà,ci procurerà fatica nel ricominciare ,altro dolore e
forse qualche delusione .
Ci chiederà anche tanti sacrifici ma, nei
momenti più difficili ,cerchiamo di non dimenticare quei sintomi emozionanti e
toccanti,i batticuore e le lacrime d’amore e commozione che abbiamo versato,la
vicinanza con i nostri simili anche dall’altra parte del mondo,l’empatia e la
profondità che abbiamo provato, e usiamoli per mantenerci così vivi e luminosi.
Spero con
tutto il mio cuore che nessuno di noi dimentichi
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